NO! è esattamente il CONTRARIO!!!korando2NGV ha scritto:Le batterie "soffrono" il freddo e non credo si possa pragonare un fermo giugno settembre, magari in città, ad un fermo nei mesi dicembre/gennaio in collina, con umidità e temperature in garage intorno ai 5 gradi.
L'autoscarica diminuisce al diminuire della temperatura. Se non ricordo male al corso di fondamenti di eletronica ci dissero che 5 gradi è la temperatura ideale per la conservazione della carica delle batterie al piombo. Su questo documento invece viene indicato il range 5 - 15 gradi, ma siamo li:
http://w3.uniroma1.it/pasquali/page2/pa ... 08-05a.pdf
Nello stesso documento si evince un grafico che illustra come la carica dopo 40 giorni sia nel caso pessimo del del 90% a 25 gradi (quindi a 5 gradi l'autoscarica sarà di sicuro minore).
Quello che diminuisce a temperature molto basse è la capacità di fornire alte correnti con conseguenti problemi di messa in moto. Ma questa è un'altra cosa.
Del resto mi sembra tutto ovvio se si pensa che la velocità delle reazioni chimiche varia in modo esponenziale al variare della temperatura: con il freddo tutto è rallentato.
Facciamo due conti a spanne.
Veniamo all'assorbimento ad auto spenta: sulla mia auto ho misurato una corrente di circa 20 mA.
E' una misura che feci subito dopo aver istallato la nuova radio per vedere se la "cinesina" rubava qualche mA. Quindi 60 giorni = 1440 ore a 20 mA sono 29 Ah
Considerando una batteria in buono stato, partendo dalle 75 A/h (in realtà sarebbero anche di più visto che tale valore è fornito per una scarica in 10 ore e non non in 1440 ore!!) e considerando un'autoscarica che riduce all' 85% la carica iniziale, in 60 giorni siamo a 64 A/h. Sottraggo le 30 Ah e siamo sempre a 34 Ah.
E la macchina parte, eccome se parte
